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miércoles, 29 de febrero de 2012
Venezuela: “An Avatar” turned into Mangrove Park to the Community
The Biological Station ” Peoples of Water ” (Program developed by The Blue Environmentalists Foundation in conjunction with the Center for Popular Education “Jesus Rosario Ortega”) has created with the support of the the Community Council “Capitán Chico” of the town of Santa Rosa de Agua, located in the city of Maracaibo, Zulia State, the first Mangrove Community Park called “Land of Dreams.”
130 hectares of coastal forest, accompanied by extensive wetlands are the habitat of a great biodiversity, which has now become green and blue space, which will count with the protection of researchers, environmentalists, biologists, songwriters , artists, fishermen , santa rosa community residents, thus, jointly defend this beautiful mangrove forest.
Within this natural “Avatar”, it was designed an Interpretation Trail for the study of red mangrove. 1.5 kilometers through tunnels of mangrove trees up to 40 meters high and roads that border part of the coast of the Maracaibo Lake . Where in one of the stops of this Trail, called Ecological Field Antonio Morán “Titay” was the viewpoint of the outrages of the pirate Henry Morgan in the XVII century and the XIX century, of the Maracaibo Naval Battle , which finally sealed the independence of Venezuela.
Another icon of this spectacular mangrove park is that since its beginning already has a Ranger, a local fisherman named Deglys Almarza, of indigenous origin, resident of Toas Island, in the entrance of the Venezuelan Gulf , who for more than three decades has been his most ardent advocate.
From this pleasant forest, the magical realism of the writer García Márquez takes validity and we are sure the film director James Cameron for his new Avatar films , still has much to learn.
This sanctuary of flora and fauna, named Community Park “Land of Dreams”, becomes, in the great scientific treasure, recreational and cultural of the aboriginal community “Añu”, the so-called peoples of water, the paraujanos and its 26 stilt villages (build their houses on stilts in the lake, imitating the red mangrove roots) that live in the Basin of the Maracaibo Lake .
Invited everyone to know one of the most important ecological heritage of western Venezuela and the world.
By Lenin Cardozo | Mariana Jaramillo | ANCA24 Canada
Venezuela: Un paese petroliero senza cultura ambientale
Se è vero che il nostro paese supporta la sua economia sulla esplorazione e lo sfruttamento del petrolio e ci fa vedere nel come uno dei principali esportatori, internamente, nelle sue proprie aree operative abbiamo ancora molto da imparare in relazione alla gestione ambientale di tali compiti. Gli scarichi operativi siano piccoli o grandi, non possono più essere convalidati dal tecnicismo di essere "normale" o proprio di queste attività. Produciamo, oltre alla ricchezza generata dalla commercializzazione del petrolio e suoi derivati, un enorme danno irreparabile sempre più alla natura.
Contingenze, come si è verificato sul Fiume Guarapiche nei pressi della città di Maturin, capitale dello stato Monagas, e dopo lo sversamento di petrolio avvenuto nel Golfo del Messico, nel Continente, questo fatto avvenuto in Maturin diventa il più significativo, per l'impatto che ha fatto al principale serbatoio d’acqua dolce e alla sua biodiversità in questa regione.
Una situazione cronica e simile è l'inquinamento subito dal principale estuario d'acqua dolce in America Latina, il Lago di Maracaibo, Stato Zulia, che soffre dentro il suo seno il dolore di avere migliaia di chilometri di tubi corrosi dove passano centinaia di micro perdite al giorno, ciò toglie al Lago la propria capacità di auto-rigeneranti propria dei corpi idrici, perturbando significativamente i tesori ecologici associati con le foreste costiere di questa regione.
L'incidente avvenuto sul Fiume Guarapiche di Maturin, ha permesso che una notevole quantità di petrolio abbia entrato in contatto con l'acqua e i piani di emergenza azionati soltanto hanno potuto bloccare con barriere galleggianti il petrolio dalla superficie, è se si vuole, è una strategia che risolve solo una piccola parte del problema, perché organizzativa e tecnicamente non diminuisce gli impatti ecologici provocati.
Da qui che dalla prospettiva degli ambientalisti, suoniamo il campanello: vi è una grande risorsa senza nome, in questo caso di vite, di fauna silvestre, gli colpiti senza avvocati difensori, i non-umani, le vere vittime di questi contingenze ambientali, che non vengono presi in considerazione.
Come ambientalisti venezuelani, dolenti senza interessi politici o di qualsiasi tipo, se non quelli dalla tutela della natura, la sua flora e la fauna e del rapporto armonico tra l'uomo e il resto della biodiversità richiediamo di essere ascoltati nelle seguenti considerazioni:
1. I principali partner della natura sono le organizzazioni di conservazionisti, ecologisti e ambientalisti, e loro devono essere chiamati a rispondere per primi a quelle contingenze che generano impatto ambientale.
2. Tutti i cittadini che vivono in aree sensibili a questo tipo di contingenza petroliera, devono essere addestrati per aiutare la biodiversità colpita da questi sversamenti. Per essere parte della soluzione abbiamo bisogno della conscenza, una formazione adeguata per il salvataggio della fauna e flora selvatica e di non porre il veto alla volontà di aiutare per timori “comunicacionales” o politici.
3. Gli uccelli “petrolizados”, mammiferi e altre specie, devono essere aiutati in questo tipo di contingenze, anche se solo si salvi una vita, difendere il diritto alla vita è la nostra ragion d'essere come ambientalisti ed è questo nostro dovere. In questa zona tutti i venezuelani (umani e non umani) abbiamo gli stessi diritti di essere protetti.
Lenin Cardozo / Hugo E. Méndez U. / ANCA24 Italia
Le Scuole Ecologiche o “Eco-Schools” soluzioni locali al cambiamento climatico.
Il programma Scuole ecologiche o “Eco-Schools” è una associazione o partnership tra il settore pubblico e privato, che aiuta alle scuole a implementare i concetti ambientali. Tra questi concetti, un argomento fondamentale nell'agenda ambientale è il cambiamento climatico nel mondo. Questo programma si è centrato su un'azione concreta, insegnare ai docenti e agli studenti delle diverse comunità oltre a riconoscere l'impatto dei cambiamenti climatici conseguire la bassa emissioni di carbonio nelle loro attività e comunità.
Il programma Scuole Ecologiche o Eco-Schools genera e promuove l'innovazione nella scuola e nella comunità. Le Scuole diventano il banco di prova di proposte per soluzioni associate al riciclo, risparmio energetico e dell'acqua, la riforestazione, le riduzioni delle emissioni di carbonio e programmi alimentari. I test servono a suscitare interesse e prensentare le proposte che si traducono in soluzioni reali per armonizzare con il nostro ambiente.
Per quanto riguarda le soluzioni per il clima, il programma Eco-Schools è un esempio di partnership innovative per adattarsi ai cambiamenti climatici, interessati al design e l'uso di nuovi metodi di funzionamento fuori dal comune. Le associazioni si sforzano di sviluppare e migliorare nuovi modelli operativi di business, prodotti, servizi e mercati. Le loro attività sui temi del cambiamento climatico si concentrano in cambiare le prassi aziendali e grazie alla assunzione di un gran numero di partner si può ridurre i rischi ei costi di innovazione.
La Scuola di Tecnologia Sandwich nel Regno Unito, ha migliorato le sue operazioni attraverso le Eco-Schools. Sandwich Tech ha trasformato i suoi metodi educativi e le operazioni con l'installazione di turbine eoliche e di altri sistemi di generazione di energia rinnovabili. Questa innovazione ha ridotto l'effetto di carbonio e generato economica, sociale e ambientale, per diventare un modello di sostenibilità per la comunità.
Il modello di Eco-Schools ha due caratteristiche. In primo luogo, come associazione di innovazione, incoraggia le scuole a trasformare le loro attività principali e mobilizza alle persone coinvolte con le scuole a cercare soluzioni concrete ai cambiamenti climatici. In secondo luogo, l'associazione funziona come una collaborazione del locale al globale con tutti i partner in condizioni di parità.
Il design dal piano locale al globale ha attirato a partner come il marchio delle auto Toyota e le società di servizi finanziari HSBC, che forniscono finanziamenti e assistenza tecnica alle Eco-Schools. Il programma permette alle aziende di collegare tra loro le aspirazioni globali connessi con le operazioni locali, come la Eco-Schools, che si concentrano sull'innovazione e l'adozione di prodotti e processi di basse emissioni di carbonio. Gli altri partner internazionali includono il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente e l'Unione europea.
Il progetto di eco scuola ottiene finanziamenti, volontari e sostegno pratico a livello nazionale e internazionale che permettono al programma di prosperare in 50 paesi.
Mines Urban, una ONG con sede nel Regno Unito, interessati alla gestione dei rifiuti, è stata responsabile per la trasformazione di una Eco Scuola in Halifax, in Inghilterra. Il progetto, conosciuto come il Foot Print “Impronta Legera”, incoraggia ai bambini a fare un uso più efficiente dell'energia e ridurre gli sprechi riciclando a casa e nella scuola. Il progetto ha coinvolto la Halifax Bank of Scotland a sostenere le iniziative delle scuole locali in materia di istruzione sui temi del riciclaggio, l'energia e la sostenibilità. "Per noi, il successo è un vero senso di appartenenza al progetto e un impegno duraturo per l'ambiente da parte della comunità," dice Gill Tatum, amministratore delegato di Mines Urban.
Questi tipi di collaborazione incoraggiano le scuole partecipanti e ai coordinatori nazionali per aiutare ai programmi di Eco Scuole in altri paesi e imparare da loro. Ad esempio, il Progetto Eco-Schools per l'innovazione e l'ambiente è un concorso internazionale sponsorizzato da Toyota nelle scuole partecipanti in Danimarca, Finlandia, Norvegia, Portogallo e Turchia. Il programma incoraggia le scuole per mettere a punto le proprie innovazioni e ridurre il loro impatto sull'ambiente.
La Fondazione per lo sviluppo della Scuola Elementare Privata di Ankara, in Turchia, ha vinto il concorso 2010 con il suo programma “Io Assumo la mia responsabilità", che mette gli studenti direttamente responsabile del consumo di elettricità in classe. In ogni classe sono stati installati i sistemi di interruttori di luce attivati da una scheda simile a quelli utilizzati nelle camere di alcuni alberghi. Uno studente è responsabile per la scheda per ogni classe. Grazie al progetto, che insieme al tema del risparmio energetico fa parte integrante del programma scolastico si è riuscito a ridurre il costo di energia elettrica dalla scuola e un ambiente migliore per tutti.
Associazioni innovatrice come Eco-Schools sono risorse per altre associazioni altrettanto innovative, con lo scopo di accelerare la transizione verso un basso tenore di carbonio e per i governi nazionali interessati a ridurre tali emissioni come una risposta necessaria al cambiamento climatico globale.
Traduzione: Lenin Cardozo / Hugo E. Méndez U. / ANCA24 Italia / Fonte: Partnerships to tackle climate change.
domingo, 26 de febrero de 2012
Venezuela: “Un Avatar” convertido en Parque Comunal
La Estación Biológica “Pueblos de Agua” ha creado con el respaldo del Consejo Comunal Capitán Chico del pueblo de Santa Rosa de Agua, ubicado en la ciudad de Maracaibo del Estado Zulia, el primer Parque Comunal de manglar denominado “Tierra de Sueños”.
130 hectáreas de bosque de costa, acompañados de extensos humedales hacen el hábitat de una inmensa biodiversidad, que desde hoy pasan a ser el espacio verde y azul, que contara con la protección decidida de Investigadores, ambientalistas, biólogos, canta autores, artistas, pescadores, habitantes de la comunidad santarosarense, para así, defender mancomunadamente este hermoso bosque de manglar.
Dentro de este “Avatar” natural, se diseño un Sendero de Interpretación para el estudio del manglar rojo. 1,5 kilómetros por túneles de árboles de manglar de hasta 40 metros de altura y caminos que bordean parte de la costa del Lago de Maracaibo. Donde en una de las paradas de este Sendero, denominada Campamento Ecológico Antonio Moran “Titay”, fue el mirador de las tropelías del pirata Henry Morgan en el siglo XVII y en el siglo XIX, de la Batalla Naval de Maracaibo, que selló definitivamente la independencia de Venezuela.
Otro icono de este espectacular parque de manglar es que desde su inicio ya tiene su Guardaparque, un pescador lugareño de nombre Deglys Almarza, de origen indígena, habitante de la Isla de Toas, en la boca del Golfo de Venezuela, quien por mas de tres décadas ha sido su más ferviente defensor.
Desde este paradisiaco bosque, el realismo mágico del escritor García Márquez cobra vigencia y seguro estamos que el director de cine James Cameron para sus nuevas películas de Avatar, aun tiene mucho que aprender.
Este santuario de la flora y fauna, llamado Parque Comunal “Tierra de Sueños”, se convierte así, en el gran tesoro científico, recreacional y cultural de la comunidad aborigen “Añu”, los llamados pueblos de agua, los paraujanos y sus 26 pueblos palafíticos (construyen sus casas sobre estacas en el lago, imitando las raíces del manglar rojo) que habitan en la Cuenca del Lago de Maracaibo.
sábado, 18 de febrero de 2012
The Emeralds children from Colombia
Around 10,000 children aged from 10 to 15 years old are working with shovels and sieves the leftovers and debris of stones and mud from the emeralds mines in Muzo municipality, 90 kilometers north of Bogota, Colombia.
The work is to find tiny emeralds or dust from them escaped from the filter of the mine. They are deep green stones, considered by gemologists as the highest quality in the world. They also use the children to chop on very narrow tunnels.
Life in that town revolves around the exploitation of emerald mining and for that community “each one practices the mining where they want without relying on the community,” “everyone works on their own without relying on other families or associate with them.”
And of course, the parents themselves induce their children, even minors to the task of extracting the emerald. Thereby becoming, in one of the towns of the country with the highest illiterate population.
The encouragement to school simply does not exist. Likewise, poverty and overcrowding is the common denominator in Muzo municipality (average 10 people per room). Where sexual abuse between siblings or parents to children, is on the agenda.
The exploitation of emeralds requires children a great physical effort and subject to various risks that endanger their physical integrity (when exposed to extreme temperatures, toxic odors or the presence of airborne dust, insect bites and / or animal bites, noises or vibrations permanent) and as the psychological impact, which shows a violation of their human rights as being minors.
In Colombia, children of this mining town, breaks record in respiratory diseases, is the place with the highest number of sick children.
Few opportunities exist for these children. There, those who define their future is the greed, the ignorance, the impunity, the interests and the collective complicity of the Muzo residents.
When we look at an earring, necklace or ring with emeralds, let us try to observe well those pieces , certainly in its most dense part, most intimate of that stone, we will discover the shape of the face of one of those children who remained without a future.
By Lenin Cardozo / Mariana Jaramillo
Crisi alimentare e biocarburanti
Per i scienziati agricoli si sta avvicinando a passo giganteschi la crisi alimentare, denominato "tsunami silenzioso". Secondo Josette Sheeran, Programma Alimentare Mondiale, un organismo delle Nazioni Unite, un'ondata di inflazione dei prezzi degli alimenti si muove per il mondo, lasciando disordini e indebolendo governi nella sua scia. Ciò è confermato dalle statistiche che mostrano che per la prima volta in 30 anni stanno emergendo proteste per il cibo, la mancanza di cibo, simultaneamente in molti luoghi .
Ad esempio, in Bangladesh si hanno intensificato i disordini, la Cina comincia a sentire i rigori di queste carenze, i loro poveri, quelli che vivono con 10 “bolivares” al giorno, stanno tirando fuori i bambini dalla scuola e riduciendo le verdure per poter pagare il riso. Coloro che vivono con 5 “bolivares” al giorno stanno riduciendo la carne e verdure e uno o due pasti, in modo da poter comperare una ciotola di riso. E quelli più bisognosi, che vivono con 2 “bolivares” al giorno affrontano il disastro. In molti luoghi, la scarsità tradizionalmente di cibo significa in questi momenti carestia massiva. Le misure della crisi attuale sono la miseria e la malnutrizione. Le classi medie nei paesi poveri stanno rinunciando all'assistenza sanitaria ed eliminando la carne, per poter mangiare tre pasti al giorno.
Circa un miliardo di persone vivono con redditi non superiori a 5 “bolivares” al giorno. Secondo le stimazioni, se il costo degli alimenti aumenta del 20% (in America Latina e in Africa, questi prezzi sono aumentati molto di più), 100 milioni di persone potrebbero essere costretti a tornare al livello di povertà assoluta. In alcuni paesi, ciò annullarebbe tutto quello che è stato acquisito nella riduzione della povertà negli ultimi dieci anni di crescita. Dato che i mercati alimentari sono agitati, i conflitti civili sono in aumento, la crisi alimentare potrebbe diventare una sfida alla globalizzazione. A questa variabile macroeconomica che noi chiamiamo il cibo, ora deve aggiungere l'impatto della produzione sempre più accelerata di biocarburanti.
Mentre i biocarburanti sono stati pensati come chiave per combattere i cambiamenti climatici, essi (i biocarburanti) sono ottenuti da coltivazioni che a volte sono fondamentale per il sostentamento alimentare dei paesi sottosviluppati. Le coltivi per la produzione di biocarburanti, l´opzione energetica che si fa strada per la fornitura di benzina o gasolio come combustibile, cominciano ad avere una forte opposizione sociale. Le ONG provenienti da diversi paesi produttori di materie prime (semi di soia in Argentina e Brasile, ed olio di palma dall'Indonesia e dalla Malaysia) hanno denunciato le devastazioni della agricoltura industriale e coltivazioni energetiche: la deforestazione, lo spopolamento delle campagne, perdita di biodiversità, inquinamento delle acque, il sovraffollamento nelle città e la fame.
Hanno inoltre avvertito che questi prodotti vegetali necessari da parte dei paesi sviluppati per i suoi automovili, sono vitali per il sostentamento fondamentale e la sua sicurezza alimentare dei paesi in via di sviluppo.
Un rapporto delle Nazioni Unite ha avvertito che la corsa a produrre quantitativi di biocarburanti (dal mais, canna da zucchero, soia o palma) sta causando più deforestazione, la fame e facendo più poveri alle popolazioni rurali. Le Nazioni Unite non si oppone a impianti di carburante, ma teme che questa fonte di energia si sta sviluppando fuori di controllo e senza limiti di tutte le sue conseguenze. Per Jorge Rulli, ricercatore argentino "I biocarburanti si accentuano e aggravano gli attuali disordini di un modello agricolo che ha causato danni sociali e ambientali, così come la povertà in molti paesi", altrettanto spiega come "monoculture hanno provocato spostamenti massicci di popolazione alle città e la contaminazione dei campi.
L'industria agricola impiega a pochi lavoratori, e la disoccupazione rurale alimenta la disoccupazione urbana. Infine Rulli ha detto "trasformaremmo i nostri campi di soia in nuovi campi petroliferi". Nei paesi in cui hanno già cominciato i coltivi per produrre la materia prima per i biocarburanti, si comincia a notare la speculazione della terra; i prezzi sono diventati più costosi e non c’è dove mettere il bestiame, che cominciarono ad occupare le pianure e le sul ciglio della strada. "
Inoltre il suddetto rapporto delle Nazioni Unite indica anche che i coltivi energetici (cereali e canna da zucchero per l'etanolo, e oli di soia o di palma, dedicati a biodiesel) possono causare uno squilibrio nella catena alimentare. Il pericolo è che sianno destinati a questo scopo le terre, le acque e altre risorse a scapito delle merci. La scarsità e l'aumento dei prezzi potrebbe aggravare le condizioni dei poveri. In Messico, l'aumento dei prezzi delle tortillas di mais (l'alimento base della dieta messicana) a causa della deviazione di grano per la produzione di etanolo degli Stati Uniti ha suscitato grande inquietudine.
In Brasile, l'espansione della canna da zucchero per produrre etanolo ha trovato una resistenza inaspettata da parte del governo locale di Rio Verde (città prospera nello stato centrale di Goiás) e le imprese agricole, che hanno deciso di imporre al coltivo di canna da zucchero un limite del 10% dei terreni agricoli del comune. Ciò rappresenta 50.000 ettari, otto volte l'area già occupata dalla canna di zucchero nel comune, per la fornitura di una vecchia distilleria di alcool o etanolo. Per loro questo monocoltivo di canna è "uno tsunami verde che spezza la catena produttiva agro-alimentare" e "provoca tragedie sociali" e ambientali, se non sono controllati.
Inoltre, l'Unione europea, non molto indietro e ha intenzione diimportare grandi quantità di materie prime (palma, soia)provenienti da foreste tropicali, paludi e altri ecosistemi, e denunciare i gruppi ambientali europee. Per loro "I biocarburantisono una minaccia per le foreste", e mettere in guardia dei pericoli che incombono sul Ecuador, Colombia e Brasile. In Indonesia prevede di sviluppare i biocarburanti (legata allapolitica europea) di prevedere moltiplicando per 43 la produzione di olio di palma, che ha distrutto 20 milioni di ettari di foresta tropicale, secondo Veterinari Senza Frontiere.
Da questo spazio, dalle notizie di Channel Azul 24 e da Azul ambientalisti; proponiamo che la soluzione inizia con l'educazione ambientale, l`unica uscita per prendere coscienza e fare del risparmio energetico una proposta di vita. C'è accordo sul fatto che con i biocarburanti ci sono due pericoli eminente. Oltre alle conseguenze negative sulla produzione alimentare nel mondo e l'impatto sugli ecosistemi si stanno creando false aspettative e false speranze tecnologiche. Il pericolo è che si abbassi la guardia sul risparmio energetico e consumo responsabile, che sono le soluzioni chiave di cui abbiamo bisogno per mitigare il cambiamento climatico e avvicinarci ad un società più giusta, più armoniosa con l'ambiente.
Lenin Cardozo / Hugo E. Méndez U. / ANCA24 Italia