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jueves, 12 de enero de 2012
AZUL Ambientalistas. Da muralisti conservazionisti a giornalisti ambientali.
Nella metà degli anni ottanta, ci dichiariamo ambientalisti, e abbiamo iniziato un concetto di murale conservazionista nelle diverse e sobrie pareti della città di Maracaibo, regione del Zulia, Venezuela. Si ha deciso di inserire le icone in cui il criterio è stato uno, dargli ad ogni parete un senso pulito ed estetico, introducendo figure di fogliame e la fauna della regione.
Fino ad allora le mure della città erano coporte con le vecchie campagne pubblicitarie elettorali obsolete. Abbiamo avuto una difesa tenace di ogni spazio conquistato e molti scontri con i partiti politici durante la campagna elettorale, loro hanno tentato senza successo di investirci con i suoi partidari o “sporcatori” di muri. Un poco più di 400 “murales” sono stati registrati nei primi 10 anni.
Negli anni successivi, abbiamo cercato di risvegliare la coscienza ambientalista cittadina, sviluppando iniziative giornalistiche solitarie di attualità sulla conservazione ecologica e ambientale. Per lungo tempo abbiamo conservato intere pagine sui giornali locali, o semplicemente fornendo ai giornali dei nostri scritti.
Siamo andati avanti con l'azione di denuncia, perché tutto ci sembrava troppo "leggero", di fronte alle contingenze ecologiche o ambientali contemporanie. La vergognosa via del carbone che attraversa la città da un capo all'altro, lasciando particelle di carbone, le allergie e ogni sorta di malattie respiratorie, ad ogni passo che facevano i loro camion funerali.
Le emissioni incontrollate di gas inquinante del Complesso Petrochimico il Tablazo che producono prurito, congiuntivite, asma, i bambini con atrofie, e decine di morti strane sono state registrate dai mass media come "normali eventi della città." Amen, il cemento polveroso da San Francisco, avvelenando ai cittadini. E, naturalmente, la più grande vittima della nostra pigrizia nazionale, la nostra incapacità di essere produttivi, di cercare altre fonti di sviluppo, il nostro Lago di Maracaibo. Questo prossimo 25 luglio, tra l'altro, compiera 89 anni ininterrotti di avvelenamento di petroleo.
Il testimone adesso lo porta la terza generazione di Azul Ambientalistas, son passati 24 anni, e quelli che non sono invecchiati sono gli stessi problemi che per oltre due decenni ci seguono opprimendo.
La sfida è ora quella di informare, con qualsiasi mezzo e in tempo reale, comunicare, dare l'allarme. Montato sulle autostrade dell'informazione, il cyberspazio, con le loro reti sociali. Oggi continuiamo a sentirci utili, adesso da CANAL AZUL 24, da BLUE CHANNEL 24, da Facebook con gli Azul Ambientalistas, facendo giornalismo ambientale, difendendo la nuova bandiera di umanità che ha avuto inizio 26 anni fa.
Lenin Cardozo / Hugo E. Méndez U. / ANCA24 Italia
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