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miércoles, 30 de julio de 2014

Perijaneros chiedono rispetto per la Sierra di Perijá e appoggiano il divieto di coltivazione della Malanga



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Centinaia di ambientalisti provenienti dai comuni di Rosario Perijá, Machiques e Jesús Enrique Lossada si sono aderiti alla marcia svoltasi a Villa del Rosario, per fornire appoggio alle azioni intraprese dal Governo Bolivariano del Zulia e il Ministero del Potere Popolare per l’Ambiente, con lo scopo di vietare la coltivazione di taro e fermare l’ecocidio comesso, senza precedenti, nella Sierra di Perijá che fino ad oggi ha devastato più di 2.000 ettari di foresta.

L’attività è stata condotta dagli ambientalisti, il sindaco del comune di Rosario Perijá, Olegario Martínez; rappresentanti del Ministero dell’Ambiente, della Segretaria dell’Ambiente del Governo Regionale e membri dell’Ufficio Comunale, chi camminarono da Piazza dello Studente alla sede del Comune, dove si è svolto un atto di riflessione sui danni causati nella Sierra di Perijá dai «malangueros», favoriti dalle multinazionali impegnata nella produzione di patatine fritte fatte di taro, che è una merce di molto basso costo.

 

Allo stesso modo si sono materializzati espressioni di sostegno e di impegno per la conservazione della Serrania Perijanera ed impedire qualsiasi attività di disboscamento indiscriminato, la bruciatura e la deforestazione.

Il sindaco Olegario Martínez ha detto come “il governo, come il popolo e come la comunità” stanno facendo una chiamata alla coscienza di fermare l’azione ecocida contro ila Sierra di Perijá che hanno portato a diminuire il volume della falda acquifera. Allo stesso modo, il governo di Rosario di Perijá ha emanato un decreto che sarà presentato al Comune con lo scopo di intraprendere azioni che limitano la coltivazione della Malanga in questa giurisdizione.


Questa iniziativa è un evento senza precedenti che si terrà presso l’epicentro della subregione Perijá, al fine di facilitare una riflessione collettiva di un problema molto complesso. La Sierra di Perijá è l’unico patrimonio forestale dello stato in cui la conservazione delle foreste è una questione di massima priorità.

Il Zulia è lo stato di più siccità, perché è lo stato con meno foreste, da cui nascono le pozze d’acqua e i fiumi. Marciamo per fermare la deforestazione e vengano rimossi le colture che generano danni ai suoli e che ci hanno portato a situazioni che affrontiamo oggi, dove i serbatoi potrebbero ridurre le loro capacità a livelli allarmanti, a causa della siccità di affronta la regione.




Di fronte alle attività irregolari che minacciano il patrimonio naturale dello Stato, la legge sarà applicata in tutto il suo rigore, con il supporto delle forze militari con lo scopo di confiscare la produzione di malanga ed impedire e di evitare un ulteriore spargimento della coltivazione nella Sierra di Perijá e altre aree della regione, hanno sottolineato le autorità presenti alla marcia.


Lenin Cardozo, ambientalista venezuelano | ANCA24 – Fanny Reyes – giornalista ambientalista venezuelana | Hugo E. Méndez U., giornalista ambientalista venezuelano | ANCA24 Italia

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