Ci sono due tipi
di pensieri che hanno cambiato il corso dell'umanità: i pensieri filosofici, artistici, religiosi e
i pensieri politici. I primi trascendono perché non rimangono nel
circostanziale, diventano verità inconfutabili e riferimenti storici universali;
i secondi muovono l'umanità dentro una circostanza o situazione, sono
emozionali e pragmatici. Alla fine del diciannovesimo secolo e per tutto il
ventunesimo secolo sorgono pensieri, macerati nel corso degli ultimi secoli,
che irrompono la logica della vita, tra cui la proposta ambientalista.
Questo libro
presenta un primo approccio di questo pensiero attraverso le riflessioni di Lenín
Cardozo Parra, un scrittore e filosofo latinoamericano delle tematiche
ambientali. Un profondo conoscitore della situazione ambientale del suo paese Venezuela
e il mondo, fondatore di diversi movimenti ambientalisti e promotore di leggi
ambientali.
Nel suo libro,
"Crítica a la Razón Productiva de
la Modernidad y Discurso Filosófico Ambientalista Postmoderno",
Maracaibo, Editorial Universidad Cecilio Acosta, 2006, Cardozo gestisce una
posizione critica sulla tesi dello sviluppo sostenibile e durevole, perché per
lui, questa tesi è diventata sempre più globalizzata e si espanse rapidamente
ai paesi del Terzo Mondo.
Questa tesi è
stata inserita nelle figure amministrative delle istituzioni e le
organizzazioni statali e sono stati raccolti risultati per essere esposti in
diversi Vertici sulla terra, il tema dello sviluppo sostenibile e durevole, con
una visione individuale, razionale e materialista e che punta verso il consumo
di mercato, diventa l'emblema del discorso dei paesi sviluppati, essendo
attuabile solo per questi paesi. Per i
paesi in via di sviluppo, diventa evidente come proposta discorsiva, simbolica
e promettente del progresso che non corrisponde alla sua realtà ambientale,
sociale ed economica.
La sua lunga
carriera di studioso della materia, risale agli anni '80, quando nei suoi
giorni dell'università Lenín Cardozo Parra fondò l'ONG Azul Ambientalistas a
Maracaibo, in Venezuela (www.azulambientalistas.org).
In questo senso è
opportuno e necessario scavare un pò di
più sulla Fondazione Azul Ambientalistas. Essa è una ONG ambientalista, creata
il 1° settembre 1986 presso l’Università di Zulia, Maracaibo, Venezuela, con lo
scopo di proteggere l’ambiente. È una organizzazione che realizza azioni
dirette non-violente e di ricerca per raggiungere i suoi obiettivi, assumendo i
suoi approcci nel rigore scientifico e
nelle iniziative di attivismo
riflessione/cittadina attraverso l'educazione ambientale.
È la terza ONG,
in longevità, che affronta il tema della tutela dell'ambiente del Continente
Americano –la prima, La Società Conservazionista Sierra Club in California,
Stati Uniti d’America, nel 1892,
Società, la quale fonda il Parco Nazionale di Yellowstone; e, la
seconda, una fortunata derivazione del
movimento post Hippie, chiamato Greenpeace a Vancouver, in Canada, nel 1971,
che ha assunto la sfida di riportare i primi esperimenti nucleari nel Pacifico.
Ed è qui che
entriamo all'elemento filosofico e trascendentale, perché è stato da Azul
Ambientalistas dove fu costruito la corrente di pensiero chiamato ambientalismo, 29 anni fa. Prima di
loro, la questione della difesa della natura si parlava da un'impostazione
naturalista, conservazionista o ecologista. Essendo la prima guidata dalle
Società Conservazioniste e l'ultime dagli ecologi e scienziati, ma non c'era
uno spazio discorsivo per il cittadino medio. Quindi, questi giovani negli anni '80, davanti alla
necessità di chiarire e precisare che è l'ambiente che deve essere difeso (non
al “medio” –mezzo- ambiente, come lo chiamano gli europei, perché l'ambiente è
un insieme) si sono definiti i cosiddetti "ambientalisti".
Gli ambientalisti
cominciarono da questa premessa: coloro che preservano e proteggono le aree
naturali sono chiamati conservazionisti,
se coloro che studiano l'Ecologia sono chiamati ecologisti, quindi i cittadini normali e comuni del pianeta, ma con
sensibilità che difendono l'ambiente con passione gli chiameremo ambientalisti.
Se è vero che la
storia del pensiero universale dell'umanità è segnato dai Greci, attraverso gli
scolastici fino il postmodernismo, non ho dubbi che la dominante per secoli a
venire sarà il pensiero ambientale.
Nel nostro Continente, in particolare in America Latina, essere un ambientalista in un paese sottosviluppato, como il Venezuela, dove la sua agenda pubblica è piena di irrisolti problemi sociali, è definitivamente un atto temerario, per non dire quasi eroico, stoico o chisciottesco, è una follia. Eppure, dove apparentemente tutto è contro, la salvezza di questo pianeta è nelle mani degli ambientalisti e questa visione che difende dal punto di vista ambientale "un mondo migliore", nacque da questo subcontinente con Lenín Cardozo Parra. Siamo testimoni eccezionali di un mondo con nuove realtà e sfide che meritano nuove strategie, nuovi pensieri, un altro modo di intendere la vita.
Secondo cardozo,
definitivamente il futuro sarà influenzato non dalle religioni, né dai paesi
egemoni, o aziende o transnazionale, ma dal pensiero
ambientalista.
Ed a questo io lo
chiamo la fine delle ideologie utopiche, una
divertente Follia.
Ecco vi
presentiamo una raccolta di scritti dalla narrativa di Lenín Cardozo Parra da
dove viene costruita, secondo il mio giudizio, la piattaforma discorsiva del
pensiero ambientalista, il loro impatto e lo sviluppo futuro.
Hugo E. Méndez U., giornalista ambientalista
venezuelano | ANCA24 Italia
Isla Dorada, 18
di novembre di 2015. Giornata della
festività della Madonna del Rosario di Chiquinquirá, la Vergine Morena.
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