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Il livello del lago di Valencia, nel Venezuela settentrionale, sta salendo e minaccia decine di migliaia di famiglie che vivono sulle sue sponde, mentre erode strade, danneggia tubazioni petrolifere, fa scoppiare intere reti fognarie.
Lenin Cardozo, un noto ambientalista venezuelano, ha spiegato a Tierramérica che tutto questo «E' la conseguenza della sedimentazione causata da anni di deforestazione e urbanizzazione disordinata nel suo bacino di 3.150 km2».
Il ministero dell'ambiente del Venezuela ha detto che sta studiando come portare l'acqua del lago fino al vicino Mar dei Caraibi, ma intanto rivede altre iniziative, quale un travaso in una diga. Ma le soluzioni proposte dal governo bolivarista non convincono né gli ambientalisti né le popolazioni locali.
Cardozo della Fundación Azul Ambientalistas, ha sottolineato: «Stiamo costituendo un fronte per chiedere al governo di accelerare soluzioni diverse dal travasare le acque fino alla diga di Pao-Cachinche». In effetti a fine novembre si è costituito il Fronte per la difesa ambientale del bacino del Lago di Valencia e il Pao fiume
che ha annunciato un "no rotondo al travaso" e che denuncia «La grave situazione e la bomba a tempo che costituiscono entrambe le conche».
Cardozo avverte il governo di Caracas che il travaso dell'acqua del lago di Valencia a Pao-Cachinche è «Un atto delicato e complicato che sta contaminando gravemente il nostro bacino».
Il nuovo fronte ambientalista ha detto che esigerà che venga stabilita la fattibilità immediata di alternative tecniche al problema dell'aumento del livello del lago di Valencia e Cardozo ha detto che rischia di essere troppo tardi la data fissata per il gennaio 2012 data dal governo centrale per far conoscere il progetto definitivo : «La soluzione deve essere più a breve, ecologica e privilegiarla salute, la vita e l'ambiente».
Intanto, «per ufficializzare l'opposizione al travaso ed esigere che si rispetti il diritto umano fondamentale dell'accesso all'acqua potabile di qualità», il Frente ha avviato una raccolta di firme a Carabobo che andranno a sostenere i ricorsi legali ed amministrativi che gli ambientalisti venezuelani presenteranno.
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