sábado, 14 de enero de 2012
Il linguaggio del XXI secolo, Il linguaggio ambientalista.
La questione è diventata più complessa in modo che i diversi saperi sono costretti a convergere, per dare vie di uscite, risposte a ad una unica  preocupazione, che è quella di salvare il pianeta. Portando così alla costruzione di un nuovo linguaggio, il nuovo linguaggio della scienza, il linguaggio ambientalista. Discipline quali la biologia, botanica, zoologia, ecologia, tassonomia, geografia, geologia, astronomia, oceanografia, meteorologia, idrologia, medicina, antropologia, sociologia, filosofia, tra le altre, si sono riunite per parlare il linguaggio del XXI secolo.
La sfida è quella di impararla,  di trasferirla, insegnarla, a diventare missionari di questa nuova lingua, fare di questa causa un ministero, un apsotolato e predicare, con tutti i mezzi che abbiamo a  disposizione, la profondità di ciascuna delle sue parole. È l’ultimo vangelo, l'ultima occasione per unire le forze e fermare gli  squilibri ambientali che abbiamo  prodotti attraverso  il ventesimo secolo finora.
Non c'è alcun modo di ignorare la realtà ambientale del pianeta Terra. La Madre Terra stessa si è incaricata di farci pagare con insteresi alti la nostra indifferenza, il nostro consumo eccessivo, la nostra azione  predatora ed egocentrica. Siamo sempre più soli, con minori opportunità di sognare un futuro dove  siamo stati condannati a morte molto tempo prima di arrivare. Allora dobbiamo imparare il linguaggio della vita, armonia, equilibrio, ponderazione, la convivenza, il riconoscimento dell'esistenza di altri esseri viventi. Il linguaggio è puro, sincero, creativo, senza sfumature ideologiche di questa fase diell’umanità, che ci permetterá di essere d’accordo per  essere assertivi, per non fallire nella diagnosi, e non improvvisare sulle azioni. Il Linguaggio ambientalista, è la lingua suprema.
Lenin Cardozo / Hugo E. Méndez U. / ANCA24 Italia
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