jueves, 12 de enero de 2012
La realtà ambientale in America Latina
Intervista a Lenin Cardozo a cura di Gustavo Carrasquel, Direttore del Programma Atenzione Ambientale della Fondazione Azul Ambientalistas.
Gustavo Carrasquel: Lenin, ho seguito la tua carriera professionale come scrittore e professionale sulle questioni ambientali, ho letto i tuoi articoli, libri e ricerche su tematiche ambientali latinoamericana. Quindi, da una prospettiva globale, ti domando: Pensi, che i problemi ambientali in America Latina sono problemi ambientali molto differenti nel resto del mondo?
Lenin Cardozo: L'America Latina è una realtà continentale e subcontinentale, ben diversa dal resto dei continenti o sub-continenti del mondo.
La differenza fondamentale è nella ottica o prospettiva di vedere il mondo, interessi locali o regionali, e i gruppi etnici che le abitano.
Abbiamo il più grande polmoni vegetali, giungle e foreste del mondo cosí come la maggiore quantità di terra che non sono stati ancora sfruttate, inoltre abbiamo grandi risorse naturali come l'acqua e le miniere. Le nostre preoccupazioni ambientali sono specifici e le soluzioni principali devono promuovere la crescita responsabile e inclusiva di tutte le specie che ci vivono e viviamo sul pianeta.
Il riscaldamento globale, l'indebolimento dello strato di ozono, e di altre questioni importante e complesse ambientale, cessano di essere la nostra priorità data l’impassibilità davanti alla deforestazione incontrollata dell’Amazzonia, gli interventi umani che accelerano la siccità dei nostri laghi e fiumi, le grandi isole dei rifiuti solidi, l’inquinamento atmosferico da anidride carbonica nelle nostre città, tra le altre situazioni rilevanti. Siamo quindi di fronte a realtà diverse che meritano diverse strategie.
Gustavo Carrasquel: Da questo punto di vista, potremmo dire allora che l'idea di sviluppo sostenibile non è applicabile alla realtà latinoamericana?
Lenin Cardozo: Lo sviluppo sostenibile proposto, è la tesi dei paesi sviluppati, preoccupati per l'imminente esaurimento delle risorse naturali nel corso del tempo, frutto di un consumo eccessivo di queste società, si propone un modelo di consumo più "equilibrato", in funzione di garantire alle generazioni future lo sfruttamento delle stesse risorse. Questo concetto è stato accolto con applausi e acclamazioni e copiati in ciascuna delle costituzioni delle nazioni dei paesi latinoamericani, fino al punto tale che si organizzarono studi di master nell’Università del Centro e Sud America per approfondire "le considerazioni del caso". Ma di quale generazioni future parla questa proposta?, delle generazioni future Latine o africane?, Questa tesi parla delle generazioni di questi paesi sviluppati, perche si parla ancora del pensiero unico, basato sul principio che l’espressione della vita ruota solo attorno ad un specie, la specie del Caucaso (LORO). Un ragionamento totalmente egocentrico e di esclusione..
Gustavo Carrasquel: È pronta l'America con i suoi pensatori, filosofi e scienziati di creare la sua teoria o un metodo per l'analisi ambientale nel subcontinente?
Cardozo Lenin: Negli ultimi 20 anni, filosofi, scienziati, politici e gruppi ambientalisti sono entrati nell'agenda pubblica in America Latina, chiedendo un posto nel dibattito. Leonardo Boff, Marina Silva, Carlos Minc, Marcos Reigota del Brasile; Ernesto Guhl, John Casavelos, Miguel Grinberg, Andres Carsen, Gustavo Rivollier dell'Argentina; Luz Beatriz Gaviria, Jesús Hidrobo, Anibal Patiño, Isaia Tobasura, Hildebrando Velez, Gustavo Wilches de Colombia, Ricardo Navarro, Camacho Hernandez, Jorge Emilio Gonzalez, Homero Aridjis del Messico, Juan Grau de Chile, Egilda Parra, Elio Rios de Venezuela, tra gli altri, con il loro contributo ci è stata aperta la strada per conquistare il pensiero ambientale proprio.
Gustavo Carrasquel: Qual è la proposta o la strada da seguire?
Lenin Cardozo: Stimolare dallo spazio o l’opportunità più piccola alla più grande, la sensibilizzazione, la coscienza cittadina e la partecipazione attiva dalla prospettiva ecologica, conservacionista e ambientalista.
Gustavo Carrasquel: E sul piano ideologico, si potrebbe pensare che la mancanza di nuove bandiere sulla sinistra in America Latina, hanno fatto che questo approccio politico si avicine o rifugia nel discorso ambientale, attraverso la militanza e l'attivismo di gruppi ecologici e ambientalisti? Faccio questa citazione, per la nascita dei partiti Verdi nella regione, tale come il partito dei Verdi del Brasile, Cile, Colombia, Guatemala, Messico e Argentina, tra gli altri, dove molti dei suoi attivisti sono stati uomini che hanno abbracciato in passato le bandiere della sinistra?.
Lenin Cardozo: Il diritto alla vita di tutte le specie, non è una bandiera di qualsiasi ideologia particolare. La riconciliazione, il consenso, la madre dell’unità ideologica è quella di essere iniziato dalla necessità di salvare il pianeta insieme. I partiti verdi e le associazioni ambientaliste, gli ecologisti o conservacionisti sono spazi di partecipazione dei cittadini. Se le persone di sinistra hanno trovato rifugio in queste organizzazioni o di destra o di centro, presumo che saranno sempre benvenute, perché la tutela ambientale ha bisogno di tutti.
Gustavo Carrasquel: Per concludere, non voglio lasciare questa intervista senza chiederti: cosa pensi dovrebbe essere la posizione dei giornalisti e dei mass media sul risveglio di una consapevolezza ambientale pubblica?
Lenin Cardozo: I giornalisti, i mas media e la comunicazione, dovrebbero anche essere educati sulle questioni ambientali. È lo spazio per il giornalismo investigativo e il giornalismo del reclamo. Altrettanto, i mass media hanno un forte impegno etico con i cittadini, nella programmazione che generano consapevolezza sui diversi problemi ambientali nella regione del paese, e del pianeta.
Lenin Cardozo / Hugo E. Méndez U. / ANCA24 Italia
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