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jueves, 12 de abril de 2012

America Latina 500.000 bambini fra la spazzatura

Otilia dai 4 anni, accompagnava a tutti i suoi fratelli e a sua mamma a scavare tra la spazzatura, uscivano dal primo mattino fino al tramonto quando niente era più visibili. Abitavano in una tenda improvvisata fatta di cartone, tabelle di legno e “zinco”, a pochi metri dal recinto già caduto di uno dei lati della discarica principale di spazzatura . Per alimentarsi durante il giorno, “pescavano” i sacchi degli avanzi di cibo che venivano lansciati dai banchi di fast food della città. Decine di bambini facevano lo stesso che i cani e avvoltoi che lì abitavano.
In questo ambiente Otilia lasciò la sua infanzia, lì muore anche all’età di 13 anni di un’infezione che avanzava con il passare delle settimane e non fu mai curata. Della città, solo ha conosciuto lo scarico principale di spazzatura.
In America Latina così come Otilia circa 500 mila bambini lasciano la loro infanzia e adolescenza nelle discariche di spazzatura. Il subcontinente con i suoi 11 mila Comuni ospitano circa 12 mila discariche pubbliche, che sono diventate spazi senza leggi, controllati dai gruppi che commercializzano queste risorse. Nelle discariche comunale lo sfruttamento infantile è più che evidente. I governi locali, non ignorano questa realtà, ma fanno poco o nulla per fermarla. Per loro, è un problema di molti, ma non è la priorità. Incoraggiare il lavoro infantile è uno dei più vile, crudele e codarda azione di coloro che professano il soggiogamento umano. Manipolare presunti sentimenti di affetto, protezione, paternalismo o maternalismo con lo scopo nascosto del guadagno è assolutamente inaccettabile. Per questi schiavisti moderni, la vita umana diventa semplicemente un valore d’uso.
Ci sono molte questioni di carattere etico, che territorialmente richiedono risposte urgenti: Può Latinoamerica crescere come subcontinente sapendo che nei suoi 11 mila Comuni si pratica la schiavitù infantile? Dove sono quelle leggi subcontinentale che decisamente fermano a coloro che deliberatamente rubano l’infanzia e l’adolescenza a 500.000 bambini? Se questi castratori di futuro agiscono nel presente impunemente contro coloro che dovrebbero far parte della prossima generazione di leader, che considerazione si può presumere a favore della vita dei non-umano o “humánidos”? Ci sono diverse politiche sociali per proteggere l’infanzia? In una societá solidaria come quella che professiamo possono esistere bambini con futuro vs bambini senza il diritto alla vita? Possiamo ignorare ancora che ci sono migliaia di bambini scavando nella spazzatura, in strada o nelle fogne, lavorando nelle miniere o dedicati a chiedere l’elemosina?.
E’ora che i pachidermi della politica subcontinentale, smettano di agire come uno struzzo e tirino fuori la testa dal piccolo buco dove c’è l’hanno e guardino a suoi fianchi. Lenin Cardozo / Hugo E. Méndez U. / ANCA24 Italia

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