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viernes, 27 de noviembre de 2015

Il pensiero ambientalista irrompe in America Latina. Un'inferenza attraverso gli scritti di Lenín Cardozo Parra




Ci sono due tipi di pensieri che hanno cambiato il corso dell'umanità:  i pensieri filosofici, artistici, religiosi e i pensieri politici. I primi trascendono perché non rimangono nel circostanziale, diventano verità inconfutabili e riferimenti storici universali; i secondi muovono l'umanità dentro una circostanza o situazione, sono emozionali e pragmatici. Alla fine del diciannovesimo secolo e per tutto il ventunesimo secolo sorgono pensieri, macerati nel corso degli ultimi secoli, che irrompono la logica della vita, tra cui la proposta ambientalista.

Questo libro presenta un primo approccio di questo pensiero attraverso le riflessioni di Lenín Cardozo Parra, un scrittore e filosofo latinoamericano delle tematiche ambientali. Un profondo conoscitore della situazione ambientale del suo paese Venezuela e il mondo, fondatore di diversi movimenti ambientalisti e promotore di leggi ambientali.

Nel suo libro, "Crítica a la Razón Productiva de la Modernidad y Discurso Filosófico Ambientalista Postmoderno", Maracaibo, Editorial Universidad Cecilio Acosta, 2006, Cardozo gestisce una posizione critica sulla tesi dello sviluppo sostenibile e durevole, perché per lui, questa tesi è diventata sempre più globalizzata e si espanse rapidamente ai paesi del Terzo Mondo. 

Questa tesi è stata inserita nelle figure amministrative delle istituzioni e le organizzazioni statali e sono stati raccolti risultati per essere esposti in diversi Vertici sulla terra, il tema dello sviluppo sostenibile e durevole, con una visione individuale, razionale e materialista e che punta verso il consumo di mercato, diventa l'emblema del discorso dei paesi sviluppati, essendo attuabile solo per questi paesi.  Per i paesi in via di sviluppo, diventa evidente come proposta discorsiva, simbolica e promettente del progresso che non corrisponde alla sua realtà ambientale, sociale ed economica.

La sua lunga carriera di studioso della materia, risale agli anni '80, quando nei suoi giorni dell'università Lenín Cardozo Parra fondò l'ONG Azul Ambientalistas a Maracaibo, in Venezuela (www.azulambientalistas.org).

In questo senso è opportuno e necessario  scavare un pò di più sulla Fondazione Azul Ambientalistas. Essa è una ONG ambientalista, creata il 1° settembre 1986 presso l’Università di Zulia, Maracaibo, Venezuela, con lo scopo di proteggere l’ambiente. È una organizzazione che realizza azioni dirette non-violente e di ricerca per raggiungere i suoi obiettivi, assumendo i suoi  approcci nel rigore scientifico e nelle  iniziative di attivismo riflessione/cittadina attraverso l'educazione ambientale.

È la terza ONG, in longevità, che affronta il tema della tutela dell'ambiente del Continente Americano –la prima, La Società Conservazionista Sierra Club in California, Stati Uniti d’America, nel 1892,  Società, la quale fonda il Parco Nazionale di Yellowstone; e, la seconda, una fortunata derivazione  del movimento post Hippie, chiamato Greenpeace a Vancouver, in Canada, nel 1971, che ha assunto la sfida di riportare i primi esperimenti nucleari nel Pacifico.

Ed è qui che entriamo all'elemento filosofico e trascendentale, perché è stato da Azul Ambientalistas dove fu costruito la corrente di pensiero chiamato ambientalismo, 29 anni fa. Prima di loro, la questione della difesa della natura si parlava da un'impostazione naturalista, conservazionista o ecologista. Essendo la prima guidata dalle Società Conservazioniste e l'ultime dagli ecologi e scienziati, ma non c'era uno spazio discorsivo per il cittadino medio. Quindi,  questi giovani negli anni '80, davanti alla necessità di chiarire e precisare che è l'ambiente che deve essere difeso (non al “medio” –mezzo- ambiente, come lo chiamano gli europei, perché l'ambiente è un insieme) si sono definiti i cosiddetti "ambientalisti".

Gli ambientalisti cominciarono da questa premessa: coloro che preservano e proteggono le aree naturali sono chiamati conservazionisti, se coloro che studiano l'Ecologia sono chiamati ecologisti, quindi i cittadini normali e comuni del pianeta, ma con sensibilità che difendono l'ambiente con passione gli chiameremo ambientalisti.

Se è vero che la storia del pensiero universale dell'umanità è segnato dai Greci, attraverso gli scolastici fino il postmodernismo, non ho dubbi che la dominante per secoli a venire sarà il pensiero ambientale.

Nel nostro Continente, in particolare in America Latina, essere un ambientalista in un paese sottosviluppato, como il Venezuela, dove la sua agenda pubblica è piena di irrisolti problemi sociali, è definitivamente un atto temerario, per non dire quasi eroico, stoico o chisciottesco, è una follia. Eppure, dove apparentemente tutto è contro,  la salvezza di questo pianeta è nelle mani degli ambientalisti e questa visione che difende dal punto di vista ambientale "un mondo migliore", nacque da questo subcontinente con Lenín Cardozo Parra. Siamo testimoni eccezionali di un mondo con nuove realtà e  sfide che meritano nuove strategie, nuovi pensieri, un altro modo di intendere la vita.

Secondo cardozo, definitivamente il futuro sarà influenzato non dalle religioni, né dai paesi egemoni, o aziende o transnazionale, ma dal pensiero ambientalista.

Ed a questo io lo chiamo la fine delle ideologie utopiche, una divertente Follia.

Ecco vi presentiamo una raccolta di scritti dalla narrativa di Lenín Cardozo Parra da dove viene costruita, secondo il mio giudizio, la piattaforma discorsiva del pensiero ambientalista, il loro impatto e lo sviluppo futuro.

Hugo E. Méndez U., giornalista ambientalista venezuelano | ANCA24 Italia

Isla Dorada, 18 di novembre di 2015.  Giornata della festività della Madonna del Rosario di Chiquinquirá, la Vergine Morena.

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