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miércoles, 13 de agosto de 2014

Gli ambientalisti del Zulia scendono in piazza per attirare l’attenzione sulla deforestazione e la siccità


I gruppi ambientalisti dei comuni della Costa Orientale del Lago, Machiques di Perijá e Jesús Enrique Lossada, svilupperanno attività di strada in difesa dei bacini idrografici statali, colpiti dalla deforestazione, che ha portato come conseguenza il declino allarmante nei livelli dei bacini idrici, i cui effetti già cominciano a farsi sentire in tutta la regione di Zulia.


La siccità e le alte temperature che soffriamo sono una diretta conseguenza della progressiva distruzione delle foreste nello stato. "[...] nella regione le cifre del danno ambientale sono così alte che solo il 6% della massa forestale originale rimane ancora intatta. Dove erano boschi e foreste oggi ci sono enclavi di allevamento, coltivo di banane, le colture di Palme Africane e di Malanga; sono palpabile gli effetti del conuquismo dei colombiani sfollati nella Sierra di Perijá che impunemente bruciano e distruggono gli ecosistemi.oltre alla deforestazione per il uso illegale del legno" assicura Lenin Cardozo, Autorita Unica del Ministero del Potere Popolare dell’Ambiente del Zulia.

I serbatoi Tulé, Manuelote, Tres Ríos, Burro Negro e Machango hanno subito l'impatto da pratiche ecocida avvenute nelle sorgenti dei fiumi che li versano le loro acque. Caso emblematico della Malanga, la cultura predatrice che si è diffusa nella Sierra di Perijá e in alcune zone della Costa Orientale del Lago, con lo scopo di produrre materie prime a buon prezzo per le imprese transnazionali operanti nel settore delle patatine fritte e altri voci del "fast food", violando flagrantemente la nostra sovranità e lasciando sfortunate ripercussioni ambientali.


Il Ministero del Potere Popolare per l'Ambiente ha recentemente emesso una risoluzione che vieta la coltivazione della Malanga nei bacini alti e medi della Sierra di Perijá; altrettanto ha avanzato il Governo Regionale nel richiedere, davanti al Consiglio Legislativo, che il divieto si applichi all'intero territorio di Zulia e che sia incorporato nella Legge per la Conservazione e l'Uso Razionale delle Risorse Idriche dello Stato Zulia.


Nel frattempo le organizzazioni e le associazioni ambientaliste ed ecologisti sviluppano azioni di sensibilizzazione contro la deforestazione e coloro che incorrono in tali azioni ecocide, che purtroppo incidono nella vita di tutte le specie, compreso l'uomo. L'invito è a tutte le istituzioni, l’associazioni ambientaliste e comunitarie ad unirsi a queste azioni, convocando e partecipando nella difesa dei bacini idrografici e la conservazione dell'acqua come risorsa vitale, ed inoltre chiedendo la cessazione definitiva della deforestazione e coltivazione di Malanga in tutto lo stato di Zulia.


Lenin Cardozo, ambientalista venezuelano | ANCA24 – Fanny Reyes – giornalista ambientalista venezuelana | Hugo E. Méndez U., giornalista ambientalista venezuelano | ANCA24 Italia

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