Dei
300 milioni di persone indigene che esistono in tutto il mondo, i
boschi primari sono stati il rifugio di circa 150 milioni di loro. Si
stima che essi ospitano circa 1.500 gruppi etnici o tribù. L’amore per
la madre natura, la sua riverenza tutti i giorni in ringraziamento per
il cibo che essa gli fornisce, è il denominatore comune di queste
comunità.
Per questi popoli originari,
il rispetto per la vita, è il principale valore è lo più sacro.
L’avarizia, avidità o accumulazione di ricchezza, sono comportamenti che
non entrano nella loro cosmovisione della vita. Così antica come i
boschi primari sono quelle stesse comunità. E il suo destino è legato
alla fragilità di questi boschi.
Di seguito verrà descritto molto
succintamente, lo stile di vita delle principali comunità indigene, nei
loro rispettivi ambienti.
I popoli indigeni del Nord America
Circa 4 milioni di indigeni nativi o
aborigeni, come si autodefiniscono, organizzati in più di 300 tribù
vivono nel grande continente del Nord America.
Il territorio Canadese è la riserva
naturale della maggior parte di questi gruppi etnici, gli indiani
rappresentano il 5% della popolazione, essendo questa proporzione la più
alta nella foresta boreale, dove raggiungono il 15% nel territorio
dello Yukon e 10 o 12% nel nordest.
In Alaska la popolazione aborigeni è di
circa il 3% del totale, a cui si aggiunge un aumento del 3%
rappresentati dal Inuit delle zone costiere.
Attualmente la popolazione india dei
boschi boreali del Nord America si dividono, in risposta a criteri
linguistici, in due gruppi: ad ovest e nord sono concentrati circa
30.000 atapascanos, e ad est e sud si trova circa di 100.000
algonquianos.
In Alaska raggiungono tra i 6.000 e
7.000 atapascanos, meno della metà dei quali conservano le loro
rispettive lingue, la più numerosa, circa 2.200, sono koyukons, che
vivono nel bacino Koyukuk, un affluente della riva destra del Yukon, e
il bacino centrale di questi ultimi, ei loro vicini da NE, i kutchins o
“gwich’in”, per un totale di circa 2.600 persone distribuite tra Alaska e
il territorio canadese di Yukon. I Kutchins sono i più settentrionale
delle atapascanos e forse quelli che meglio hanno conservato le loro
tradizioni e la loro lingua.
I atapascanos della taiga canadese, sono
stimati in circa 30.000, distribuite tra il Territorio dello Yukon e
NW, da un lato, e le province limitrofe della Columbia Britannica,
Alberta, Saskatchewan e Manitoba, dall’altro. Nel territorio dello Yukon
vivono tra le 3.500 e le 4.000 e la più numerosa -circa 1.500- sono
Tutchones, che vivono nel SW di questa zona, e più al nord i Kutchin.
Nella provincia della Columbia Britannica
vivono gli Sekanis, i Tahltans, i Carriers, i Chilcotins, una frazione
dei Beavers, la maggior parte dei quali vivono in Alberta, ed una
parte delle Kaskes e Tagishos, che abitano anche il territorio
meridionale dello Yukon, che insieme rappresentano un poco più di 6.000
persone.
Sulle montagne del NW troviamo ai
Tanaines, i Tananes, i Kutchin -chiamati anche «bizcos»-, i Hans, il
Tahitans e i Hares. I Kutchin, il cui nome etimologicamente significa
«popolo», se costituisce in un gruppo di tribù differenziate
principalmente per il loro territorio.
Un altro gruppo nativo la cui lingua
madre appartiene alla famiglia Nadene sono i Haida. I Haida vivono
nelle isole Regina Charlotte della Columbia Britannica e nella isola
Principe di Galles, nel sudest di Alaska e sono stimati in circa 5.000
persone.
Tra i popoli di lingua algonchina,
troviamo diversi gruppi di “crees” occidentali che sono distribuiti a
est e sud dei fiumi Slave e Athabasca, e gran parte di quello che oggi è
Manitoba, a est del Lago Winnipeg e fino alle baie di Hudson e James,
vivono i “crees” centrali e i Ojibwa. Un altro gruppo importante sono i
ne-enoilno «popolo perfetto». Attualmente ci sono circa 7.000 persone
che vivono in nove riserve di Quebec.
Si stima globalmente che in Canada
vivono circa un milione di persone indigene, dove quasi l’80% è
concentrato sulle riserve o popoli che si trovano nei boschi boreali. Il
bosco non solo fornisce cibo e protezione, è la scena della sua
cosmovisione della vita.
Il popolo dei Nuxalk, ad esempio, vivono
da 10.000 anni fa nel cuore del bosco “Great Bear Rainforest”, foresta
sulla costa occidentale della provincia canadese della Columbia
Britannica.
La fonte principale di cibo dei Nuxalk è il salmone. La potatura di grandi zone boschive ha provocato la contaminazione dei fiumi che incidono direttamente sui salmoni che non possono deporre le uova, rompendo così, l’antico equilibrio della catena alimentare. Questo originario popolo indigena ha mantenuto una difesa della sua sovranità e indipendenza per vivere nel loro territorio in modo tradizionale.
Classificando ai gruppi etnici più
importanti del subcontinente, possiamo elencare ai: Achomawi,
Accohannock, Apache, Aravacos, Cherokee, Cheyenne, Dakota, Yaquis,
Tarahumaras, Catawba, Chinanteca, Comanche, Cornejas, Creek, Hopi,
Hurones, Inuit -Eschimesi-, Iroqueses, Lakota, Lenape, Pawnee, Pipiles,
Miami, Mohicanos, Mojave, Navajo, Pies Negros, Potawatomi, Seminoles,
Shawnee, y los Sioux.
Tribù di Alaska: Afognak, Akhiok,
Akiachak, Akiak, Akutan, Alakanuk Alatna, Aleknagik, Algaaciq,
Allakaket, Ambler, Anaktuvuk, Yupiit de Andreafski, Angoon, Aniak,
Anvik, Arctic, Asa’carsarmiut, Atka, Atqasuk, Atmautluak Village of
Afognak, Alaska.
Gli indiani americani nelle loro
credenze indigene mostrano una base molto importante del rispetto per
l’ambiente naturale che li circonda, la natura che gli permette loro di
sopravvivere e di cui fanno parte. Secondo questa concezione religiosa,
non esistevano confini tra il mondo degli esseri umani, animali e
piante. Riveriscono ad un «padre cielo» e una «madre terra» che
permettevano spiegare la risurrezione annuale della natura.
Tutti i popoli della taiga credevano nell’esistenza degli spiriti «maestri» degli animali, credenza che ricorda a quella degli inuit -Cosmogonia del popolo inuit-. Così, per esempio, si rispettava specialmente all’orso, rispetto che si affermava con le feste che loro dedicavano e con la morte rituale dell’animale.
No hay comentarios.:
Publicar un comentario