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lunes, 4 de agosto de 2014

I popoli indigeni del Nord America. I boschi primari



Dei 300 milioni di persone indigene che esistono in tutto il mondo, i boschi  primari sono stati il rifugio di circa 150 milioni di loro. Si stima che essi ospitano circa 1.500 gruppi etnici o tribù. L’amore per la madre natura, la sua riverenza tutti i giorni in ringraziamento per il cibo che essa gli fornisce, è il denominatore comune di queste comunità. 

Per questi popoli originari, il rispetto per la vita, è il principale valore è lo più sacro. L’avarizia, avidità o accumulazione di ricchezza, sono comportamenti che non entrano nella loro cosmovisione della vita. Così antica come i boschi primari sono quelle stesse comunità. E il suo destino è legato alla fragilità di questi boschi.

Di seguito verrà descritto molto succintamente, lo stile di vita delle principali comunità indigene, nei loro rispettivi ambienti.


I popoli indigeni del Nord America
Circa 4 milioni di indigeni nativi o aborigeni, come si autodefiniscono, organizzati in più di 300 tribù vivono nel grande continente del Nord America.

Il territorio Canadese è la riserva naturale della maggior parte di questi gruppi etnici, gli indiani rappresentano il 5% della popolazione, essendo questa proporzione la più alta nella foresta boreale, dove raggiungono il 15% nel territorio dello Yukon e 10 o 12% nel nordest.

In Alaska la popolazione aborigeni è di circa il 3% del totale, a cui si aggiunge un aumento del 3% rappresentati dal Inuit delle zone costiere.

Attualmente la popolazione india dei boschi boreali del Nord America si dividono, in risposta a criteri linguistici, in due gruppi: ad ovest e nord sono concentrati circa 30.000 atapascanos, e ad est e  sud si trova circa di  100.000 algonquianos.


In Alaska raggiungono tra i 6.000 e 7.000 atapascanos, meno della metà dei quali conservano le loro rispettive lingue, la più numerosa, circa 2.200, sono koyukons, che vivono nel bacino Koyukuk, un affluente della riva destra del Yukon, e il bacino centrale di questi ultimi, ei loro vicini da NE, i kutchins o “gwich’in”, per un totale di circa 2.600 persone distribuite tra Alaska e il  territorio canadese di Yukon. I Kutchins sono i più settentrionale delle atapascanos e forse quelli che  meglio hanno conservato le loro tradizioni e la loro lingua.

I atapascanos della taiga canadese, sono stimati in circa 30.000, distribuite tra il Territorio dello Yukon e NW, da un lato, e le province limitrofe della  Columbia Britannica, Alberta, Saskatchewan e Manitoba, dall’altro. Nel territorio dello Yukon vivono tra le 3.500 e le 4.000 e la più numerosa -circa 1.500- sono Tutchones, che vivono nel SW di questa zona, e più al nord i Kutchin.

Nella provincia della Columbia Britannica vivono gli Sekanis, i Tahltans, i Carriers, i Chilcotins, una frazione dei Beavers,  la maggior parte dei quali vivono in Alberta, ed una  parte delle Kaskes e Tagishos, che abitano anche il territorio meridionale dello Yukon, che insieme rappresentano un  poco più di 6.000 persone.


Sulle montagne del NW troviamo ai Tanaines, i Tananes, i Kutchin -chiamati anche «bizcos»-, i Hans, il Tahitans e i Hares. I Kutchin, il cui nome etimologicamente significa «popolo», se costituisce in un gruppo di tribù differenziate principalmente per  il loro territorio.

Un altro gruppo nativo la cui lingua madre appartiene alla famiglia Nadene sono i Haida.  I Haida vivono nelle isole  Regina  Charlotte della  Columbia Britannica e nella isola Principe di Galles,  nel sudest di Alaska e sono stimati in circa 5.000 persone.

Tra i popoli di lingua algonchina, troviamo diversi gruppi di “crees” occidentali che sono distribuiti a est e sud dei fiumi  Slave e Athabasca, e gran parte di quello che oggi è Manitoba, a est del Lago Winnipeg e fino alle baie di Hudson e James, vivono i “crees” centrali e i  Ojibwa. Un altro gruppo importante sono i ne-enoilno «popolo perfetto». Attualmente ci sono circa 7.000 persone che vivono in nove riserve di Quebec.

Si stima globalmente che in Canada vivono  circa un milione di persone indigene, dove quasi l’80% è concentrato sulle riserve o popoli che si trovano nei boschi boreali. Il bosco non solo fornisce cibo e protezione, è la scena della sua cosmovisione della vita.

Il popolo dei Nuxalk, ad esempio, vivono da 10.000 anni fa nel cuore del bosco “Great Bear Rainforest”, foresta sulla costa occidentale della provincia canadese della Columbia Britannica.



La fonte principale di cibo dei Nuxalk è il salmone. La potatura di grandi  zone boschive ha provocato la contaminazione dei fiumi che incidono direttamente sui  salmoni che non possono deporre le uova, rompendo così, l’antico equilibrio della catena alimentare. Questo originario popolo indigena  ha mantenuto una difesa della sua sovranità e indipendenza per vivere nel loro territorio in modo tradizionale.

Classificando ai gruppi etnici più importanti del subcontinente, possiamo elencare ai: Achomawi, Accohannock, Apache, Aravacos, Cherokee, Cheyenne, Dakota, Yaquis, Tarahumaras, Catawba, Chinanteca, Comanche, Cornejas, Creek, Hopi, Hurones, Inuit -Eschimesi-, Iroqueses, Lakota, Lenape, Pawnee, Pipiles, Miami, Mohicanos, Mojave, Navajo, Pies Negros, Potawatomi, Seminoles, Shawnee, y los Sioux.

Tribù di Alaska: Afognak, Akhiok, Akiachak, Akiak, Akutan, Alakanuk Alatna, Aleknagik, Algaaciq, Allakaket, Ambler, Anaktuvuk, Yupiit de Andreafski, Angoon, Aniak, Anvik, Arctic, Asa’carsarmiut, Atka, Atqasuk, Atmautluak Village of Afognak, Alaska.

Gli indiani americani nelle loro credenze indigene mostrano una base molto importante del rispetto per l’ambiente naturale che li circonda, la natura che gli permette loro di sopravvivere e di cui fanno parte. Secondo questa concezione religiosa, non esistevano confini tra il mondo degli esseri umani, animali e piante. Riveriscono ad un «padre cielo»  e una «madre terra» che permettevano spiegare la risurrezione annuale della natura.


Tutti i popoli della taiga credevano nell’esistenza degli spiriti «maestri» degli animali, credenza che ricorda a quella degli inuit -Cosmogonia del popolo inuit-. Così, per esempio, si rispettava specialmente all’orso, rispetto che si affermava con le feste che loro dedicavano e con la morte rituale dell’animale.

 

Lenin Cardozo, ambientalista venezuelano | ANCA24 – Hugo E. Méndez U., giornalista ambientalista venezuelano | ANCA24 Italia

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